Tra la fine degli anni Trenta e l’inizio degli anni Quaranta dell’Ottocento, il sistema hegeliano entra in crisi a causa degli attacchi che la maggior parte degli ambienti filosofici dell’epoca gli rivolge in nome del concreto, dell’individuale, della temporalità e del sensibile. In particolare, le Ricerche Logiche (1840) di Trendelenburg, che riscuotono una straordinaria fortuna storica, mettono radicalmente in discussione il pensiero di Hegel, costringendo anche la scuola hegeliana a prendere posizione e a correggere l’impianto del maestro per salvarlo dal naufragio. A partire dalle prime riforme del sistema compiute da Karl Werder (1841) e Kuno Fischer (1852), la dialettica hegeliana è stata al centro di un animato dibattito, che in Italia ha coinvolto grandi pensatori quali Bertrando Spaventa, Benedetto Croce e Giovanni Gentile. Attraverso il confronto sistematico tra i loro programmi riformatori e il testo hegeliano, questo volume ripercorre le tappe della presenza di Hegel nel nostro paese e indica la ragione della persistente attualità di questa vicenda storico-filosofica.
Roberto Morani, ha conseguito l’abilitazione scientifica nazionale per la seconda fascia in Filosofia teoretica e in Storia della filosofia. Ha pubblicato numerosi saggi in miscellanee e riviste (“Il Pensiero”, “Giornale di Metafisica”, “Annuario filosofico”). Per Franco Angeli ha pubblicato Soggetto e modernità. Hegel, Nietzsche, Heidegger interpreti di Cartesio (2007), e, per Mimesis, Essere, fondamento e abisso. Heidegger e la questione del nulla (2010).
Indice
Introduzione 9 | ||
Parte prima: Hegel e i suoi critici 19 | ||
1. La crisi dell’hegelismo come presupposto delle riforme 21 | ||
1.1. La critica di Schelling a Hegel 21 | ||
1.2. La critica di Feuerbach di Hegel 38 | ||
1.3. La critica di Trendelenburg a Hegel 52 | ||
2. Prospettive e soluzioni hegeliane 75 | ||
2.1. Questioni preliminari 75 | ||
2.2. La Scienza della logica” e il problema dell’inizio 92 | ||
2.2.1. L’interpretazione di Trendelenburg e le ragioni del suo fallimento 92 | ||
2.2.2. Oggetto, struttura e finalità della logica hegeliana 116 | ||
2.2.3. L’autoriforma hegeliana dell’inizio logico 172 | ||
Parte seconda: Hegel e le riforme italiane dell’hegelismo 241 | ||
3. Spaventa interprete di Hegel 243 | ||
3.1. Premessa 243 | ||
3.2. I predecessori di Spaventa: Werder e Fischer riformatori della dialettica hegeliana 251 | ||
3.3. La prima ricezione hegeliana di Spaventa 286 | ||
3.4. Naufragio in porto. Spaventa riformatore della logica hegeliana 324 | ||
4. “Cercare lo Hegel nello Hegel”. Croce riformatore della dialettica hegeliana 407 | ||
4.1. L’impianto antihegeliano del giovane Croce 407 | ||
4.2. La prima fase del confronto con Hegel: “Ciò che è vivo e ciò che è morto della filosofia di Hegel” 450 | ||
4.2.1. Fortuna storica e profilo generale dell’interpretazione 450 | ||
4.2.2. Il processo di composizione di “Ciò che è vivo e ciò è morto della filosofia di Hegel” 464 | ||
4.2.3. Problemi di metodo 469 | ||
4.2.4. Struttura e contenuti dell’opera 486 | ||
4.3. L’ultima fase della ricezione crociana di Hegel 564 | ||
4.3.1. Gli scritti tra gli anni Trenta e Quaranta 564 | ||
4.3.2. Vitalità e dialettica nelle “Indagini su Hegel” 584 | ||
5. Gentile interprete di Hegel 623 | ||
5.1. Premessa 623 | ||
5.2. L’immagine di Hegel nella “Filosofia di Marx” di Gentile 637 | ||
5.2.1. Croce lettore di Marx 640 | ||
5.2.2. Gentile e “La filosofia di Marx” 569 | ||
5.3. Gentile e la riforma della dialettica hegeliana 701 | ||
5.3.1. Il cammino verso la riforma: dal 1899 al 1910 701 | ||
5.3.2 Gentile e la riforma attualistica della dialettica hegeliana del 1913 734 | ||
6. Per un bilancio conclusivo 799 | ||
6.1. Dall’hegelismo italiano a Hegel 799 | ||
6.2. Dopo le riforme: la ricerca dello Hegel storico come compito teoretico 805 | ||
Sigle e riferimenti bibliografici abbreviati 813 | ||
Indice dei nomi 819 |