Hans Joas, Valori, società, religione, a cura di Ugo Perone, Torino, Rosenberg & Sellier, 2014, pp. 160, € 15,00

Il libro offre una sintesi del lavoro teorico di Hans Joas, singolare figura di sociologo che non disdegna di coniugare i dati provenienti dalla ricerca empirica con teorie della società in esplicito dialogo con la filosofia. La società appare a Joas come il luogo concreto, osservabile e verificabile, in cui s’intrecciano bisogni e aspettative personali, pretese di verità e forme di organizzazione politica. Di qui un orientamento di ricerca, che gli consente di scavare al tempo stesso nell’esperienza collettiva e in quella individuale, di indagare i valori che orientano l’una e l’altra, di evidenziare i legami e il coinvolgimento che i valori attestano. Joas è attento in particolare a quei momenti di creatività in cui l’uomo va in qualche modo oltre se stesso e fa un’esperienza di autotrascendenza, che può avere anche una declinazione religiosa: Nella religione, che per le società secolarizzate come le nostre è un’opzione e non più un automatismo, si deposita un surplus di esperienza che costituisce una preziosa risorsa di futuro.

Hans Joas, nato Monaco di Baviera nel 1948, è oggi professore onorario all’Università Humboldt di Berlino. Tra le sue pubblicazioni in italiano I valori hanno bisogno della religione, Rubbettino 2010; La fede come opzione. Possibilità di futuro per il cristianesimo, Queriniana 2013.


Indice

Premessa  di Ugo Perone  9
 
1.  La creatività dell’agire  15
2.  La nascita dei valori  61
3.  La dignità dell’essere umano  87
4.  Fede come opzione  107
5.  Sacralizzazione e desacralizzazione. Potere politico e interpretazione religiosa  135