Il pensiero di Merleau-Ponty e quello di Deleuze si muovono su registri non solo indipendenti, ma differenti. E tuttavia innegabili sono anche affinità e prossimità, che, pur segnalate dalla critica, non sempre sono state indagate nei loro tratti fondamentali. Da questo punto di vista il concetto di carne (chair) e quello di piega (pli) rivestono un’importanza fondamentale: da un lato consentono di orientarsi all’interno delle molte dimensioni delle rispettive filosofie dei due autori, filosofie di cui quei concetti rappresentano gli sviluppi estremi, dall’altro permettono di cogliere e accompagnare appieno la multivocità dell’Essere, cui quelle filosofie hanno costantemente voluto rimanere fedeli. Chair e pli sono quindi concetti complementari a partire dai quali è possibile rendere conto nel modo migliore di quella prossimità di pensiero senza con questo appiattire l’una sull’altra due posizioni filosofiche irriducibili.
Nicolò Seggiaro nato nel 1976, allievo di Ugo Perone, ha conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia i presso l’Università del Piemonte orientale (Vercelli). Attualmente è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di studi Umanistici della medesima Università.
Indice
Legenda 9 | ||||
Introduzione 13 | ||||
Orientarsi: la prima dimensione della filosofia 13 | ||||
Orientarsi: tra fenomenologia ed ermeneutica 18 | ||||
Orientarsi: una pragmatica del pensiero 20 | ||||
I | La chair et le pli 23 | |||
1. | Chair, reversibilità e avvolgimento 23 | |||
2. | Pli selon pli 28 | |||
3. | Concetti-Movimento 34 | |||
4. | Movimenti dell’Essere 40 | |||
4.1 | Espressione e differenziazione 40 | |||
4.2 | Avvolgimento/sfuggimento 46 | |||
II | Dire l’ indicibile 53 | |||
1. | L’ occhio di Cézanne 54 | |||
2. | Logica della sensazione 58 | |||
3. | Oltre la fenomenologia di Cézanne: Klee e l’ontologia 64 | |||
4. | Composizione: la sola definizione dell’arte 70 | |||
5. | Nessuno più di Proust; nessuno meglio di Dickens: la letteratura 77 | |||
6. | La musica: intelaiature d’essere e schizofrenia galoppante 89 | |||
7. | Chair e pli nel tessuto dell’arte 96 | |||
III | Una sola o molte lingue? 105 | |||
1. | Merleau-Ponty e l’ombra di Saussure 106 | |||
2. | Il tema è la variazione: una pragmatica del linguaggio 111 | |||
3. | Il linguaggio opaco 119 | |||
4. | Un linguaggio sparato a colpi di spruzzi di vernice 126 | |||
5. | Tessitore e intagliatore 134 | |||
IV | Corporeità, soggettività; ecceità 139 | |||
1. | Un corpo che è già pensiero 140 | |||
2. | Individui o gruppi, in ogni caso siamo fatti di linee… 150 | |||
3. | Corporeità della coscienza 162 | |||
4. | Organismo e Corpo senza Organi 168 | |||
5. | L’ipseità irraggiungibile 180 | |||
6. | Soltanto un modo di dire 185 | |||
V | Troppo tenera è la carne 193 | |||
1. | I limiti della fenomenologia 194 | |||
2. | Troppo tenera è la carne 197 | |||
3. | Due circoli debolmente decentrati 200 |