Ricordare che Piero Martinetti fu maestro di libertà è diventato quasi un luogo comune, almeno da quando Norberto Bobbio volle inserire nel volume Italia civile il testo della sua commemorazione di Martinetti, per il ventennale della morte. Bobbio ammoniva che se Croce “fu maestro di libertà attraverso i libri”, Martinetti lo fu “con l’esempio, come si conviene ad uno spirito profondamente religioso”.
Egli pensava specialmente al Croce della Storia d’Italia dal 1871 al 1915 e della Storia d’Europa nel secolo decimonono, che si era interrogato, con assillo autocritico, sulle origini della malattia morale che aveva travolto gli assetti liberali della democrazia europea. E stimava di poter accostare, a pieno titolo, il nome di Martinetti al grandioso sforzo del primo, di ripensare il profilo ideologico e morale della storia patria, alla luce di quella “religione della libertà” (che era e non era sinonimo di liberalismo politico), in cui per entrambi si riassumeva il lascito della fioritura culturale idealistica e romantica, che aveva rappresentato nel secolo precedente la “coscienza migliore” d’Europa come Martinetti aveva scritto, pensando in verità più a Schopenhauer che a Hegel.
Indice
Introduzione 7
PARTE PRIMA
- L’indeterminismo teologico 13
- L’in determinismo filosofico 61
- Il determinismo naturalistico 101
- Il determinismo teologico 135
- Il determinismo razionale 193
- La concezione neoplatonica 235
- La concezione critica 255
PARTE SECONDA
- La necessità 285
- La libertà 297
- La volontà 311
- La spontaneità 325
- La libertà pratica 333
- La libertà morale 343
- La libertà civile 355
- La responsabilità 369
- Il libero arbitrio 389
- Il determinismo 409
- Epilogo metafisico 423
Martinetti maestro di libertà
Di Amedeo Vigorelli 431
Indice alfabetico dei nomi propri citati nel volume 455