Sola fide non è espressione che l’autore di questo libro (pubblicato qui in prima traduzione italiana) riferisce unicamente alla figura di Lutero. Per Lev Šestov essa è piuttosto una delle più potenti “dichiarazioni di guerra” del pensiero esistenziale contro ogni modello filosofico speculativo che, nei più svariati modi (anche assumendo storicamente forme prossime alla religiosità), mira a racchiudere la spontanea e gratuita manifestazione dell’esistenza entro strutture definitive e concluse. La necessità e l’“io”, Atene e Gerusalemme: l’apertura di questa bipolarità e il riconoscimento della sua incomponibilità sono per Šestov i termini stessi entro cui solamente è pensabile una filosofia esistenziale. Tutta la riflessione dell’autore russo sul significato della fede in Lutero rientra nell’orbita di questa esperienza di allontanamento dalle verità condivise e ne mette in luce anche gli inevitabili rischi di “trasformarsi nel suo opposto”.
Lev Šestov, tra i più importanti protagonisti dell’esistenzialismo russo, nasce a Kiev da famiglia ebraica nel 1866. Negli anni successivi alla Rivoluzione si trasferisce in Francia. Muore a Parigi nel 1938. Tra le sue opere principali in traduzione italiana si ricordano: La filosofia della tragedia. Dostoevskij e Nietzsche; Potestas clavium; Kierkegaard e la filosofia esistenziale; Sulla bilancia di Giobbe; Atene e Gerusalemme.
Indice
Introduzione L’Errare della filosofia e l’Anti/nomia della fede di Enrico Macchetti 7 | |
PARTE PRIMA FILOSOFIA GRECA E FILOSOFIA MEDIEVALE | |
I. | 31 |
II. | 34 |
III. | 38 |
IV. | 41 |
V. | 46 |
VI. | 52 |
VII. | 57 |
VIII. | 64 |
IX. | 68 |
X. | 73 |
XI. | 77 |
XII. | 83 |
XIII. | 89 |
XIV. | 96 |
XV. | 101 |
XVI. | 107 |
XVII. | 114 |
PARTE SECONDA LUTERO E LA CHIESA | |
I. | 125 |
II. | 128 |
III. | 134 |
IV. | 145 |
V. | 152 |
VI. | 161 |
VII. | 171 |
VIII. | 181 |
IX. | 190 |
X. | 197 |
XI. | 207 |
XII. | 213 |
XIII. | 222 |
XIV. | 231 |
XV. | 241 |
XVI. | 249 |
XVII. | 260 |
XVIII. | 273 |
XIX. | 282 |