Seguire la filosofia di Benjamin è un compito da flâneur, quale “esploratore degli interstizi” della topografia cittadina. Occorre rovistare negli anfratti del suo pensiero, attenti a quelle cesure salvifiche in cui la complessione melanconica, propria del rimuginatore al cospetto della catastrofe imminente in cui il mondo storico-sociale è prossimo a precipitare, può trasformarsi in sguardo angelico e redentivo.
Questa inversione dialettica, capace di distillare dal lutto la dimensione utopica, è tanto l’origine della filosofia di Benjamin, quanto la speranza di ricomposizione in essa riposta in un estremo gesto rappresentativo, allegorico in senso pieno.
In fondo, per Benjamin la redenzione non è che la “liberazione da una rappresentazione (drammatica)”: una “penetrazione filosofica del mito”, una pantomima ironica allegorica e distruttiva – di quel mondo mitico che è alla base di ogni forma secolare del diritto e della giustizia. L’incantesimo liberatorio della fiaba, capace di convertire il male nel bene, restituisce il senso benjaminiano di questo ribaltamento del lutto nella speranza.
Gianluca Cuozzo insegna Filosofia teoretica all’Università degli Studi dì Torino. Ha dedicato i propri studi a Karl Löwith, Vincenzo Gioberti, Nicola Curano, nonché al nesso tra dottrine artistiche e riflessione filosofica tra Quattrocento e Cinquecento (Leon Battista Alberti e Albrecht Dürer). Fra le sue più recenti pubblicazioni si ricordano: Dal “panteismo ontoteistico” alla “teologia infinitesimale”. Torino 2007; Le due Torino. Primato della religione o primato della politica?, a cura di G. Cuozzo e G. Riconda, Torino 2008.
Indice
Riferimenti bibliografici 7 | |||
Premessa 9 | |||
Introduzione Pensiero e immagine nella filosofia di Walter Benjamin 13 | |||
I. | Protologia: origine e linguaggio 25 | ||
1. | Origine, creazione, fenomeno 25 | ||
2. | Mondo decaduto: Franz Kafka tra mito e critica del presente 32 | ||
3. | Metafisica del linguaggio: Turris Babel 53 | ||
II. | Nome, bellezza e verità 63 | ||
1. | Il segreto non comunicabile del nome e il potere dissacrante dell’allegoria 63 | ||
2. | Idea, rappresentazione e bellezza 70 | ||
3. | L'”ideale del problema” nell’opera d’arte 78 | ||
III. | Collationes melancholiche 95 | ||
1. | La ‘melancholia’ come ipertrofia della riflessione: il pessimismo tragico benjaminiano 95 | ||
2. | La galleria dell’antiquario: collezionismo, cascami del passato e utopia del residuale 111 | ||
3. | Mondi onirici e filosofia della marginalità 118 | ||
4. | ‘Dame Mérencolye’: tra Marsilio Ficino e Albrecht Dürer 124 | ||
IV. | Figure della redenzione 137 | ||
1. | Allegorie della resurrezione e tecniche del risveglio 137 | ||
2. | Dialettica della reminiscenza: la svolta copernicana del sapere storico 150 | ||
3. | Soglie del tempo: i passages parigini 158 | ||
4. | Condizione messianica d’arresto: la scacchiera teologica 172 | ||
Conclusioni dall’abisso della Trauer: redenzione allegorica e potere ‘mimetico-simbolico’ dell’allegoria 181 | |||
Indice dei Nomi 197 |