“Il sentimento è l’altra metà della filosofia, la metà soppressa. Nel compiersi di un processo millenario, l’amore per il sapere si è infatti configurato come un sapere. In questo modo la filosofia, se si è saldamente insediata al centro del sistema della cultura, ha però perduto ambiti consistenti di esperienza. Il sentimento viene abbandonato alla sfera della soggettività irrazionale. E dunque espunto dalla filosofia, confinato nella privatezza e semmai coltivato solo più come elemento di finzione. Il mondo che si delinea in questo modo appare, anche per la filosofia, translucido, nonostante la vaga percezione che, sotto questa levigatezza della ragione, si agiti e ribollisca un universo arcaico”. Muovendo da queste considerazioni, il libro ricostruisce una storia tipologica del sentimento in filosofia per delineare infine una proposta teorica che consenta alla razionalità filosofica di volgersi a ciò di cui il sentimento è attestazione, cogliendone e proteggendone la verità.
Ugo Perone è ordinario di Filosofia morale e Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici presso l’Università del Piemonte Orientale (Vercelli). Ha a lungo soggiornato in Germania con uno Stipendium della fondazione Humboldt a Monaco, Friburgo, Berlino e come Direttore dell’Istituto italiano di cultura a Berlino. Presidente della società italiana di filosofia e teologia e membro del direttivo nazionale della Sfi. È senior fellow del Collegium Budapest. Ha fondato a dirige la Scuola di Alta Formazione Filosofica.
Tra le sue pubblicazioni, oltre a studi su Feuerbach, Schiller, Bonhoeffer, Benjamin, Secrétan e Cartesio, ricordiamo: Modernità e memoria, Torino 1987; In lotta con l’Angelo (con C. Ciancio, G. Ferretti, A. Pastore), Torino 1989; Le passioni del finito, Bologna 1994; Nonostante il soggetto, Torino 1995 (trad. ted. Trotz/dem Subjekt, Leuven 1998); Il presente possibile, Guida, Napoli 2005.
Indice
Introduzione 1
Il sentimento metafisico 7
1. Il rilancio del mito 13
2. Il condizionale del desiderio: dall’individualità alla comunità politica 21
3. Il meraviglioso gioco aristotelico del dare nome alle cose 27
4. La cura di sé 30
5. La meraviglia come sentimento, la riflessione come potenziamento 34
Il sentimento sotto tutela 39
1. La questione dell’inizio 39
2. Meditazione, dubbio, evidenza: la libertà come fondamento 43
3. Le passioni 50
4. Eredità cartesiane dell’empirismo 54
5. «Fin qui Cartesio»: il nuovo inizio della fenomenologia 57
6. Distruzione e fondazione: il ruolo dell’epoché 59
7. Corrispondenza, convenienza, evidenza, meraviglia 62
8. La meraviglia dell’evidenza: l’immediatezza prodotta 66
Il ritorno del sentimento: l’angoscia 71
1. L’indistinguibilità di cavallo e cavaliere 71
2. De omnibus dubitandum est: il dubbio e la filosofia 73
3. Dal soggetto alla coscienza: dal dubbio all’angoscia 76
4. Le declinazioni dell’angoscia: noia e nausea 80
5. La radicalizzazione 82
Il sentimento perduto e ritrovato: la risorsa dell’infinito 85
1. L’infinito del sentimento e l’assolutezza della mediazione 85
2. Infinito, alterità, trascendenza 94
3. La cifra dell’infinito 99
Tracciato e mappa 103
1. Il bianco e il nero 103
2. Il sentimento come campo della relazione: destino o progetto 107
3. Prima della rimozione 112
Il sentimento oggi 115
1. Moderno e modernità: Cartesio/Kant 115
2. Ritornare alle cose stesse nella modernità: la fenomenologia 120
3. I rovesciamenti della fenomenologia 125
4. Il soggetto possibile: le vicende dell’ermeneutica 146
5. Il testo e il linguaggio: un quasi mondo 148
6. Del primato dell’ermeneutica 151
Il sentimento come tema per la filosofia 153
1. Forme dell’immediatezza nella modernità: il ruolo del soggetto 153
2. La verità del sentimento 160
3. Verità e invenzione 168
4. Grammatica e logica del sentimento 173